mercoledì 28 settembre 2016

Simboli Cartografici / Topographic Map Symbols

In cartografia, il cui obiettivo è la "rappresentazione simbolica" di informazioni su opportuni supporti, la definizione dei simboli di riferimento è un presupposto per la costruzione di una carta, e per una sua successiva agevole lettura.
La rappresentazione o raffigurazione è approssimata, per due motivi:
- perchè non possono essere rappresentati tutti gli oggetti che sono presenti sulla superficie terrestre, ma solo alcuni gerarchicamente più importanti in funzione della scala e degli obiettivi della rappresentazione;
- perchè la raffigurazione sul piano di una superficie sferica (che si esegue secondo proiezioni geometriche rigorosamente calcolate) comporta deformazioni.

Un simbolo è un segno convenzionale che descrive particolari caratteristiche come città, strade, boschi, edifici, ecc. . I simboli usati sono rappresentati da punti, linee e poligoni; possono essere accompagnati da cifre (che indicano ad. es. le quote di altitudine e di profondità), sigle o nomi. più precisamente, i segni sono rappresentati graficamente in maniera puntiforme (es.: punti quotati), lineare (es.: corsi d’acqua, confini amministrativi, vie di comunicazione), areale (laghi, boschi, aree urbane, aree interessate da attività estrattive, piante di edifici), mediante simboli (es.: vertici trigonometrici, manufatti di interesse storico o religioso, mulini, essenze forestali, coltivazioni agricole) e toponimi (di cui si tratterà nel paragrafo successivo) che permettono di meglio identificare e localizzare ambiti naturali ed antropici del territorio cartografato.

Esistono degli standard di riferimento ?

La risposta è si, ma ne esistono tanti, diversificati per gli obiettivi della rappresentazione cartografica, a seconda della scala utilizzata, della nazione, dell'ente che la propone.
Il processo di associazione un carta vettoriale ad un sistema di standard simbolici - definita da un ente di standardizzazione o da un che detiene la cartografia ufficiale - è detto di "vestizione cartografica".

In ITALIA, gli Enti di Stato, ed in particolare l’Istituto Geografico Militare, e gli Enti locali, in particolare quelli regionali, produttori di cartografia hanno provveduto alla stesura di manuali relativi ai segni convenzionali e norme sul loro uso per lo più desunte dalle proposte a suo tempo formulate dalla Commissione Geodetica Italiana.
I segni convenzionali dell'I.G.M. che vengono esemplificati di seguito vanno ovviamente integrati con 
quelli riportati negli appositi manuali.
Legenda carte I.G.M.
Cerchiamo di suggerire qualche pagina ove trovare gli standard ed informazioni utili.

L'Istituto Geografico Militare che svolge le funzioni di Ente Cartografico dello Stato Italiano, pubblica:
L'Ispra ha pubblicato il documento Carta Geologica d’Italia 1:50.000 – Guida alla rappresentazione cartografica (Periodici tecnici Volume 2 / 1996) che per le finalità della Carta geologica, definisce la Libreria dei Simboli, e la rende disponibile in formato dwg (suggerimento cliccare su "Sommario" per vedere il link).

Negli U.S.A. L'U.S.G.S. (U.S. Geological Survey) mostra i suoi principali simboli cartografici su questa pagina http://egsc.usgs.gov/isb/pubs/booklets/symbols/topomapsymbols.pdf, disponibile anche qui.
Molto utile anche la pagina "Map design: a list of helpful online resourcesdel blog ufficiale della "Great Britain's national mapping authority" che riassume risorse online per simboli, fonts, schemi di colori, e siti dopve trovare ispirazione per progettare lo stile delle proprie mappe.

Per il noto software ArcGis della Esri abbiamo librerie di simboli (styles) sia sul portale ufficiale che su siti non ufficiale. http://www.mapsymbols.com/
I simboli cartografici per le tavole nautiche sono reperibili qui.

Carte Catastali

Le carte catastali sono ovviamente standardizzate da atti legislativi dello Stato e con provvedimenti dell'Agenzia del Territorio. 
Dell'argomento ne parliamo in dettaglio in questo post: 

Carte Tecniche Regionali

A differenza delle carte topografiche geografiche dove per ragioni di approssimazione sulle medie/grandi scale i simboli non necessariamente corrispondono alla reale dimensioni degli oggetti rappresentati della superficie terrestre, le CARTE TECNICHE REGIONALI sono caratterizzate dal fatto che tutti gli elementi sono rappresentati 
in vera proiezione, senza subire operazioni di “ingrandimento” o di “spostamento”. Si tratta quindi di una cartografia a grande scala (fino a 1:5.000, 1:10.000), adeguata per attività di progettazione.
La realizzazione di tali carte avviata dalla Regioni italiane a partire dagli anni 90 ha trovato elementi di standardizzazione attraverso il progetto "Intesa GIS", finalizzato alla realizzazione di un sistema cartografico di riferimento nazionale condiviso tra tutti gli enti cartografici. Le maggiori informazioni e le specifiche tecniche sono disponibili sul portale http://www.centrointerregionale-gis.it.
Nel realizzare le carte tecniche le regioni hanno predisposto capitolati speciali d'appalto con i quali sono definiti anche i codici di restituzione degli oggetti vettoriali (le codifiche per ogni tipologia di oggetto rappresentato) e i relativi simboli grafici. Per la Regione Calabria, ad esempio, per la realizzazione della carta tecnica nell'aggiornamento del 2008 è stato adottato il seguente documento di riferimento.

OPEN DATA: OPENSTREETMAP, OSGEO

Le organizzazioni e le comunità che lavoro sui dati geografici sono molto sensibili al problema della standardizzazione delle mappe.

Per la comunità OpenStreetMap l'ontologia delle caratteristiche della mappa (il significato dei tag associati ad ogni oggetto geografico) è organizzata in un wiki come anche le modalità dl'uso dei simboli cartografici.
La legenda standard per le mappe OSM, in italiano, è qui: http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Map_Features
In ogni caso è ammessa, in base a come i dati geografici di OSM vengono utilizzati, una diversa vestizione per le diverse tipologie di mappe, ovvero per le diverse presentazioni dei dati liberi.
La comunità OSM chiama questa un'operazione Rendering quando il risultato è la produzione di una immagine di tipo raster o di più parti di immagini raster (dette tiles), ma può anche indicare la produzione di mappe in formato vettoriale.
Ad esempio, la mappa TopOSM è basata sui dati di OSM, ma lo stile di presentazione è simile a quello delle mappe topografiche dell' U.S.G.S. e del National Geographic ed in parte usate in Google Maps nella modalità "Terrain".
Altre esempi di renderizzazioni li troviamo su: FreeMap pedoni (solo Regno Unito), OpenCycleMap ciclisti, OpenRouteService routing (Europa), OpenPisteMap sciatori (alcune località europee e USA).
La vestizione per i dati OSM può avvenire in vari, modi sopratutto in funzione di dove e come i dati vengono riprodotti per mostrarli agli utenti. 
Icone del Progetto Osmic

OSM definisce gli Stylesheets, come il codice, solitamente localizzato in file dedicato, che determina il modo in cui il dato viene visualizzato, ad esempio la dimensione ed il colore di una strada.

Le comunità OSM condividono diverse librerie di simboli e di stili già pronti da utilizzare; ad esempio:

  • progetto Osmic (acronimo di OSM Icons), una raccolta di 149+ di simboli cartogradici di alta qualità in formato SVG rilasciate sotto licenza CC0 (Public Domain), disponibili anche come raggruppate nel font osmic.ttf rilascite sotto licenza SIL OFL.
  • progetto OpenStreetMap Carto, che fornisce gli Stylesheet per la rappresentazione standard dei livelli di OpenStreetMap.org.
Questi Stylesheets possono essere utilizzati nei propri progetti cartografici, partendo da un aspetto grafico simile od identico allo stile standard di OSM
These stylesheets can be used in your own cartography projects, and are designed to be easily.
Anche Google Maps utilizza un approccio simile per definire gli stili di visualizzazione della mappa base (strade, parche, aree pubbliche, ecc) e degli oggetti (marker e forme) che vengono aggiunti dall'utente sulla mappa base.

La fondazione OSGEO (Open Source Geospatial Foundation), per sua missione istituzionale sostiene e promuove lo sviluppo collaborativo di tecnologie aperte e dati geospaziali. La pagina di riferimento sull'argomento dell standardizzazione dei simboli è: OSGeo_map_symbol_set. Su questa pagina troviamo una raccolta di indirizzi web dove reperire simboli in formato SVG e PNG rilasciati con licenze open (public domain, CCx, BSD, ..)

DIRETTIVA UE "INSPIRE"

INSPIRE è una Direttiva (2007/2/EC del 14 marzo 2007) del Parlamento europeo e del Consiglio con l'obiettivo di essere un supporto alla stesura di politiche che possono avere un impatto diretto o indiretto sull'ambiente. INSPIRE si basa sulla interoperabilità delle infrastrutture di dati spaziali creati dagli stati membri. Questa direttiva europea è entrata in vigore il 15 maggio 2007. In Italia è stata recepita con il D.Lgs. 32/2010 recante "Attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunita' europea (INSPIRE)".

Ogni Infrastruttura di Dati Territoriali nazionale costituirà un "nodo" dell'Infrastruttura europea, e dovrà mettere a disposizione dati geografici, metadati e servizi:
  • dati geografici: sono quelli indicati negli allegati della direttiva, suddivisi per categorie; i primi in ordine di priorità saranno: sistemi di coordinate, sistemi di griglie geografiche, nomi geografici (toponimi), unità amministrative, indirizzi, parcelle catastali, reti di trasporto, idrografia, siti protetti
  • metadati: dovranno riguardare sia i dati che i servizi
  • servizi (art. 11): si intendono web service e applicazioni informatiche per la ricerca dei dati disponibili (attraverso i relativi metadati, es. Catalogue Service), per la consultazione (es. Web Map Service), per lo scarico di copie di dati (es. Web Feature Service), per la conversione (es. Coordinate Transformation), nonché servizi per richiamare altri servizi (service chain).
Per approfondire la pagina italiana di riferimento è sul portale del Ministero dell'Ambiente. Si evidenzia in particolare l'Allegato 1 "Catalogo dei dati territoriali – Specifiche di contenuto per i DataBase Geotopografici" al DECRETO 10 novembre 2011 riguadante "Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e di aggiornamento dello stesso.".

Il portale europeo della Direttiva Inspire è ancora più corposo, in particolare la pagine con le "Data specifications"

Sulle conseguenze in termini di standardizzazione dei simboli in ambito Inspire ci ritornerò più avanti con un post di approfondimento. Per il momento segnalo il sito del progetto INDIGO, un progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea con la linea Security Research  del programma FP7 (qui c'è una scheda descrittiva in italiano del progetto).
Alla pagina dei downloads segnalo il documento: "I4.4.3 - SYMBOLS, SYMBOLOGY AND SYSTEMS: A COMPREHENSIVE OVERVIEW"

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