giovedì 30 gennaio 2014

Il sistema di riferimento catastale in Italia

Il Sistema catastale italiano nella sua attuale versione ha origine dalla legge n. 3682 del 1º marzo 1886, legge Messedaglia, sulla perequazione fondiaria. Essa ordinava l'istituzione di un catasto allo scopo di calcolare le imposte, con l'adozione del sistema di rappresentazione cartografica di Cassini-Soldner.
La validazione e la conservazione delle carte catastali è oggi a cura dell'Agenzia del Territorio (è stata istituita con il D.Lgs. 300/1999 e resa operativa dal 1° gennaio 2001 a seguito del decreto 1390/2000 del Ministero delle Finanze. Con la legge 135/2012 - questa agenzia fiscale è stata incorporata nell'Agenzia delle Entrate.

In questo post non parlerò dei concetti tecnico-fiscali del catasto, ma del sistema cartografico, esplicitando il suo sistema geodetico di riferimento (datum) e le modalità di calcolo delle coordinate catastali ottenuta attraverso la rappresentazione cartografica standardizzata e delle misure e calcoli di compensazione attraverso una rete di riferimento.

Carte catastali

Le carte catastali vengono in generale redatte alla scala 1:2000 e prendono il nome di mappe, e forniscono una rappresentazione piana del territorio rappresentando gli oggetti di interesse con una rappresentazione schematica stardardizzata.
Precisamente, le mappe usualmente contengono [rif]:
- delimitazioni delle particelle catastali;
- delimitazioni relative alla viabilità, alle acque e ad ogni altro particolare topografico di pubblica proprietà e di specifico interesse;
- confini amministrativi comunali, provinciali, regionali e statali;
- i punti trigonometrici;
- le curve di livello e i punti quotati.

In ogni Comune le mappe catastali sono suddivise in fogli, indicati con un numero arabo e aventi dimensioni standard di 70 cm x 100 cm.
Il quadro d’unione illustra come il territorio comunale è ripartito nei vari fogli.

Riferimento geografico / geodetico

La rappresentazione cartografica si basa anzitutto approssimando la superficie terrestre con un geoide costituito da un ellissoide di riferimento.
La cartografia italiana è realizzata impiegando l'ellissoide internazionale di Hayford, tranne il sistema catastale che adopera il sistema anteguerra basato sull'ellissoide di Bessel (1841).
Nella geodesia classica, la definizione di datum è basata sul concetto di superficie di
riferimento. Nella pratica, la definizione del datum consiste nell’individuare un ellissoide orientato
localmente. L'ellissoide viene orientato in un dato punto (detto punto o centro di emanazione) imponendo che in quel punto si verifichino opportune condizioni geometriche [rif.]
Il sistema catastale italiano ha tre datum principali, che impiegano l'ellissoide di Bessel orientato
a Genova (per l'Italia centro-nord), a Castanea delle Furie (per l'Italia meridionale) e a Roma M.
Mario (parte dell'Italia centrale); esistono anche altre definizioni valide per piccole zone.

Sistema cartografico

In cartografia si rappresenta la superficie terrestre su un piano (la carta) i punti che giacciono su una superficie non piana. Ne derivano deformazioni nella rappresentazione.
La rappresentazione adottata in Italia per il catasto per tali mappe fu in origine la Proiezione di Cassini-Soldner. [Rif.]
La Proiezione di Cassini è una proiezione cilindrica trasversa secondo la quale la Terra è considerata una
sfera, e la carta deriva dalla proiezione della superficie terrestre su un cilindro tangente avente l’asse giacente sul piano equatoriale della Terra-sfera. Cassini defini le formule per calcolare le coordinate dei punti, che all’inizio dell’ ‘800 vennero modificate  da Johann von Soldner per adattarle  all’ellissoide.
La proiezione di Cassini-Soldner fornisce una buona precisione per il campo di interesse delle carte catastali, in quanto fornisce un esatto dimensionamento delle superfici.
Si tratta cioè di una rappresentazione equivalente, ma che non è conforme, cioè non vengono esattamente conservate le forme. Tuttavia è una rappresentazione afilattica, cioè che realizzano un compresso accettabile, minimizzando i vari tipi di deformazione. Precisamente, entro un raggio di circa 70 Km presenta una deformazione lineare massima del 0,006% nella direzione del meridiano, e nulla nella direzione del parallelo.

La Proiezione di Cassini-Soldner fu adottata nel sistema catastale italiano come segue:
- coordinate riferite al centro di riferimento (origine catastale)
- per maggior parte del territorio italiano, le coordinate catastali hanno come origine (centro della proiezione) 31 diversi vertici (grandi origini), che danno quindi origine a 31 diversi sistemi di coordinate.
- la superfice di proiezione è il cilindro trasverso tangente lungo il meridiano passante per il centro di riferimento

All'avvio dell'unificazione italiana non si riuscì a unificare del tutto anche i diversi sistemi catastali: a causa dei diversi sistemi preesistenti, per coprire tutto il territorio nazionale furono adottate complessivamente 849 origini, 31 con grandi estensione e 818 con piccole estensioni, inizialmente anche con diversi sistemi di calcolo delle coordinate [rif.].

Centri di sviluppo e centri di emanazione

All'interno di ogni zona le coordinate piane di un punto sono calcolate con riferimento al centro di sviluppo di quell'area. Per questi ultimi sono note le coordinate geografiche riferite ai 3 datum adottati per il sistema catastale. Riportiamo di seguito le coordinate dei centri di sviluppo delle zone di grande dimensione [Rif.].

N.Centro di sviluppoFoglio
1:100000
LatitudineLongitudineCentro di emanazione
1P.I. (Vercelli)----
2Pordenone3945°57’15.104"3°44’21.453"GE
3Monte Bronzone3445°42’31.080"1°04’09.404"GE
4Lodi6045°18’49.219"0°34’53.166"GE
5Alessandria7044°54’51.212"-0°18’37.157"GE
6Monte Bignone10243°52’22.465"-1°11’17.116"GE
7Forte Diamante8344°27’38.020"0°01’04.180"GE
8Portonovo8844°41’55.045"2°49’55.338"GE
9Siena (Torre del Mangia)12043°19’03.126"2°24’39.027"GE
10Urbino10943°43’27.930"3°42’54.290"GE
11Monte Pennino12343°06’02.076"3°58’03.310"GE
12ARoma M.te Mario (Genova)14941°55’24.399"3°31’51.131"GE
12BRoma M.te Mario (Castanea)15041°55’24.428"-3°04’06.155"Castanea
13Monte Ocre14542°15’20.090"0°59’28.010"Roma M.M.
14Monte Palombo15241°50’34.650"-1°42’34.580"Castanea
15Monte Terminio18540°50’25.860"-0°34’59.190"Castanea
16Taranto20240°28’30.105"1°42’30.469"Castanea
17Lecce20440°21’02.850"2°38’57.488"Castanea
18Monte Brutto23639°08’22.455"0°54’06.199"Castanea
19Monte Titone25737°50’47.830"0°05’14.870"Roma M.M.
20Monte Etna (P.Lucia)26237°45’47.600"-0°32’05.810"Castanea
21Monte Castelluccio26737°24’52.480"-1°44’28.140"Castanea
22Mineo27337°15’55.873"-0°49’40.426"Castanea
23P.I. (Sardegna)----
24Nuovo Catasto (Innsbruck)----
25Nuovo Catasto (Krimberg)----
26Monte Cairo16041°32’26.080"-1°45’36.050"Castanea
27Francolise17241°10’53.600"-1°27’23.910"Castanea
28Cancello17241°04’21.230"-1°29’39.740"Castanea
29Miradois (Napoli)----
30Monte Petrella17141°19’16.112"4°44’40.000"GE
31Marigliano18440°55’26.880"-1°03’51.620"Castanea



La rete di riferimento: i punti fiduciali

Il sistema cartografico sopra descritto si appoggia necessariamente ad una rete di riferimento costituita da punti del territorio opportunamente individuati ed identificati, per i quali sono note le coordinate catastali e geografiche. Inizialmente, per quanto riguarda la rete di inquadramento fu adottata la triangolazione dell’IGMI (limitatamente ai vertici di I, II e III ordine), raffittita con la triangolazione catastale di rete, sottorete e dettaglio.

Con la circolare 2/1987 è stata decisa l’istituzione di una rete di punti fiduciali (P.F.) ai quali 
fare riferimento, direttamente o indirettamente, per ogni rilievo topografico di aggiornamento catastale.
"Il Punto Fiduciale e' un particolare topografico, univocamente individuato e geometricamente definito, idoneo ad essere utilizzato come riferimento per tutte le misure inerenti le operazioni di formazione e adeguamento della cartografia e di redazione degli atti geometrici di aggiornamento".

I punti fiduciali sono punti di coordinate note adottate per l'orientamento degli atti di aggiornamento catastale. Per l'appunto servono per orientare il dettaglio del rilievo tramite una prima maglia (detta poligonale) che viene appoggiata ai suddetti punti.
La rete dei punti fiduciali è distribuita non solo sulla mappe catastali, ma è anche identificata sul territorio in punti fisici del territorio.
I punti fiduciali  sono descritti in apposite schede descrittive dette, monografie.

I punti assunti come P.F. appartengono alle seguenti categorie, contraddistinte da un codice identificativo, detto attendibilità metrica o planimetrica, e rappresentato da un numero da 1 a 12, secondo quanto indicato nell’elenco seguente [rif.]: 
1 Vertici trigonometrici IGMI del I ordine 
2 Vertici trigonometrici IGMI del II ordine 
3 Vertici trigonometrici IGMI del III ordine 
4 Vertici trigonometrici IGMI del IV ordine determinati dopo il 1942 
5 Vertici trigonometrici IGMI del IV ordine determinati prima del 1942 
6 Vertici trigonometrici catastali di rete 
7 Vertici trigonometrici catastali di sottorete 
8 Vertici trigonometrici catastali di dettaglio 
9 Punti stabili di riferimento (P.S.R.)1

Ogni singolo punto fiduciale è identificato con un numero progressivo in sequenza autonoma per 
ogni foglio di mappa (numero identificativo del punto fiduciale), spesso preceduto dalla sigla 
PF. Così, il foglio 1 di un tal Comune avrà i punti fiduciali PF01, PF02, PF03; il foglio 2 dello stesso 
Comune avrà anch’esso punti fiduciali PF01, PF02, PF03, ecc… 
Per ogni Provincia e per ogni Comune è stato allestito un archivio dei punti fiduciali, chiamato TAF 
(Tabella Attuale dei punti Fiduciali).

Servizi internet per l'identificazione dei punti fiduciali

L'Agenzia delle Entrate mette a disposizione nelle pagine dedicate agli uffici provinciali - Territorio le tabelle attuali dei punti fiduciali (Taf) e l’archivio delle mutue distanze dei punti fiduciali (Dis), che sono specifici per il territorio di competenza di ogni ufficio.
Si possono anche consultare online le schede monografiche dei punti fiduciali (Mon) con l’interrogazione e il prelievo delle monografie già acquisite dall’archivio informatizzato.

Il portale fiduciali.it mette  a disposizione dell'utenza tecnica una banca dati geografica che, oltre a fornire le monografie delle origini dei sistemi di riferimento e dei singoli Punti Fiduciali (in coordinate Cassini Soldner, Gauss Boaga, UTM), consente la consultazione della mappa unificata dei Punti Fiduciali attraverso un webgis ad accesso libero. Inoltre, previa registrazione consente lo scarico gratuito di software di utilità e degli cartografia digitale, come lo Shapefile dei punti Fiduciali divise per province in coordinate UTM.

VisualTAF.it e' un Web Service gratuito per la ricerca rapida e la visualizzazione dei Punti Fiduciali nazionali sui principali servizi di mappe geografiche e foto satellitari disponibili in rete: Google Map, Bing Maps, SEAT TuttoCittà
Attraverso il sito è possibile: la ricerca rapida e il download delle monografie dei PF, semplicemente digitando il nome del PF.  Il download dei files della TAF e delle distanze misurate tra fiduciali, con preventiva verifica della data di aggiornamento degli archivi. La verifica delle mutue distanze tra Punti Fiduciali La creazione 'al volo' e il download dei files in formato DXF per tutti i programmi CAD.

1 commento:

Danilo L. ha detto...

Grazie per le informazioni e gli utili link postati sull'argomento.